La “settimana meno Sale”, per contrastare gravi patologie

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Il sale è un elemento fondamentale in cucina, aiuta a insaporire ogni pietanza, ma il suo utilizzo eccessivo può provocare danni alla salute. Le problematiche possono essere puramente estetiche come la ritenzione idrica e la cellulite, fino a quelle più gravose come infarti ed ictus.

La Societa’ Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) e il Gruppo di lavoro intersocietario per la riduzione del consumo di Sodio in Italia (Gircsi), ci ricorda che riducendo il consumo di sale giornaliero da 10 a 5 grammi, si riduce del 23% il pericolo di ictus e del 17% quello di ammalarsi di una patologia cardiaca, come anche il rischio di osteoporosi, calcolosi renale e tumori dello stomaco.

Dati che non lasciano indifferenti.

In Italia il consumo medio di sale pro-capite e’ intorno ai 10 grammi al giorno, con il 90% della popolazione che ne consuma oltre il massimo tollerabile definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’, ovvero intorno a 5 grammi per gli adulti e meno, in proporzione, nei ragazzi e negli adolescenti.

È quindi importante ricordare di controllare le etichette dei cibi, di preferire alimenti freschi, abituare i piccoli a mangiare con poco sale e preferire il sale iodato a quello classico.